Il nostro on the road dell’Islanda prosegue esplorando la costa nord-est dell’isola, lasciando la cittadina di Akureyri e dedicando due giorni all’esplorazione delle principali attrazioni naturalistiche di questa parte remota e selvaggia dell’isola, ricca di attrazioni naturali, imponenti cascate e aree geotermiche. Proseguendo lungo la Ring Road e facendo qualche breve deviazione di tanto in tanto, andremo alla scoperta di un’area sorprendente, con qualche piccolo imprevisto di viaggio!
A noi piace... il nord dell'Islanda!
La nostra esplorazione del nord-est dell’Islanda parte dalla cittadina di Akureyri, che abbiamo raggiunto percorrendo la mitica pista F-35 da Reykjavík. La piccola e vivace cittadina di Akureyri sarà la nostra base ancora per una notte, poiché rappresenta un perfetto punto di partenza per l’esplorazione della città portuale di Husavik e per chi intende andare a “caccia” (caccia virtuale, si intende!) di balene. A seguire, ci sposteremo nell’area del Lago Mývatn, per andare alla scoperta di alcune delle principali attrazioni naturalistiche – cascate, vulcani, aree geotermiche – di questa parte di isola.
La nostra visita
Dove dormire
A Mývatn alloggeremo presso l’Hotel Laxá*, una struttura tre stelle di recente costruzione che si trova in una posizione tranquilla a pochi chilometri dal lago e dalle principali attrazioni dell’area. L’hotel dispone inoltre di un ottimo ristorante, cosa da non sottovalutare se deciderete di alloggiare in quest’area dell’isola che non offre alcun grande centro urbano e certamente non dispone di molte opportunità di ristorazione. Da qui potrete facilmente perdervi nell’esplorazione dell’area e, perché no, godervi anche un po’ di relax presso l’area termale Mývatn Nature Baths!
Godafoss
Partendo da Akureyri, la prima tappa lungo il nostro percorso è l’imponente cascata degli Dei, Godafoss, che si raggiunge in circa 30 minuti. Godafoss è certamente una delle più scenografiche cascate islandesi: una enorme massa d’acqua che scorre a semicerchio tra rocce nere. Non a caso essa è, probabilmente, una delle cascate più visitate e fotografate dell’intera isola.
Si dice che il suo nome Godafoss – cascata degli dei – abbia la sua origine in un’antica leggenda: intorno all’anno 1000 d.C. qui un lögsögumadur – un oratore della legge presso il parlamento di Þingvellir – dopo aver scelto il cristianesimo come religione ufficiale dell’Islanda, raggiunse la cascata e lasciò cadere nelle sue acque le statue degli antichi idoli pagani. Benchè si tratti soltanto di una leggenda e benchè sembri che il nome sia ancora più antico dei fatti qui raccontati, ad ogni modo troviamo che la leggenda si adatti bene all’austerità e al fascino di questo luogo.
Godafoss è facilmente raggiungibile dalla Ring Road e, una volta a destinazione, potrete lasciare l’auto in uno dei due parcheggi che si trovano sul lato est e ovest del fiume. Vicino al parcheggio sul lato est troverete anche un distributore di carburante e un piccolo ristorante-caffè che vende anche souvenir.
Noi vi consigliamo di lasciare l’auto al parcheggio ovest. Da qui proseguite a piedi e raggiungete la cascata che, da questo versante, offre la migliore vista di sé. Quando sarete soddisfatti della vista e avrete scattate le vostre foto migliori, potrete proseguire la vostra passeggiata lungo il sentiero che costeggia il fiume e raggiungere il versante est attraverso un piccolo ponte pedonale. Sul ponte, dedicate qualche minuto all’osservazione della più piccola e meno nota Geitafoss. Poi, da qui raggiungete la cascata sul versante est e, se avrete tempo e voglia, fate una breve pausa per un caffè presso la stazione di servizio prima di riprendere il vostro viaggio.
Húsavík e la caccia alle balene
Godafoss è per noi una tappa intermedia nella programmazione della giornata. Il nostro obiettivo finale per oggi è visitare la piccola cittadina di Húsavík, nei fiordi del nord. Questa piccola città, a dire il vero non molto interessante, non rientrerebbe tra le principali attrazioni turistiche dell’isola se non fosse diventata, negli anni, il perfetto punto di partenza per chi vuole fare l’esperienza del “whale whatching”, l’osservazione delle balene. Da questa piccola cittadina portuale, che sulle balene ha costruito la sua fama e la sua economia, partono infatti moltissime imbarcazioni che solcano l’oceano alla ricerca di cetacei. Cercando sul web troverete moltissimi tour organizzati e avrete davvero la possibilità di scegliere ciò che fa più per voi. La nostra esperienza tuttavia non è stata delle più felici. I giorni precedenti al nostro tour sono stati caratterizzati da maltempo e mare mosso, cosa che ha costretto l’organizzazione a cancellare l’uscita in barca nella data inizialmente prevista e a riprogrammarla per il giorno successivo. Alla fine, malgrado le condizioni del mare non fossero ottimali, l’organizzatore ha scelto di non cancellare il tour e noi abbiamo scelto di partecipare. Il risultato? Il peggiore ricordo della nostra vacanza islandese! Mal di mare e malessere per tutta la durata del tour e zero balene avvistate.
Il suggerimento che possiamo darvi, quindi, è di valutare attentamente se questo tipo di esperienza è adatto a voi (soffrite di mal di mare? Avete paura del mare mosso?) e di non temere di rinunciare all’esperienza se le condizioni del mare non sono ottimali, anche a costo di perdere il denaro investito. Come prevedibile, infatti, i tour operator tendono a non cancellare le uscite se le condizioni del mare non sono ottimali e optano per una cancellazione solo in caso di seri rischi di sicurezza.
Ad ogni modo, se deciderete di raggiungere la città di Húsavík, vi consigliamo di non perdere una visita al piccolo museo delle balene che si trova nella zona del porto da cui partono le principali compagnie di whale watching. L’ingresso al museo, che racconta la storia del luogo e la vita dei cetacei, costa 2200 corone islandesi (ISK), circa CHF / EUR 15.00. A questo link trovate tutte le informazioni.
Dimmuborgir
La seconda giornata della nostra permanenza nell’area del Lago Mývatn è invece dedicata alle attrazioni naturali e alle aree geotermiche e vulcaniche. Partendo dall’Hotel Laxà la prima tappa della giornata è l’area di Dimmuborgir. Questa regione, il cui nome significa Fortezza Oscura, è un interessante labirinto di formazioni laviche risalenti a due millenni fa, frutto dell’interazione tra la lava bollente e l’acqua del lago e delle paludi circostanti. Il risultato è un’area unica al mondo, le cui creazioni sono visibili, al di sopra della superficio marina, solo qui in Islanda.
Potrete avere un assaggio di ciò che vedrete già dall’auto, lungo la strada per raggiungere il vulcano Hverfjall. Ma se davvero volete esplorare l’area, dovrete lasciare la strada 848 e svoltare a destra verso il parcheggio per i visitatori. Qui potrete lasciare l’auto e proseguire a piedi lungo uno dei sentieri escursionistici. All’ingresso troverete alcuni cartelli informativi sulla zona e una mappa che indica i sentieri con il dettaglio del relativo livello di difficoltà. Noi abbiamo scelto di esplorare solo brevemente l’area per dedicare più tempo alla scoperta del vulcano Hverfjall, la nostra prossima tappa.
Hverfjall
Hverfjall è considerato una dei crateri vulcanici più grandi del mondo e certamente non manca di fascino. Questo imponente vulcano dal colore nero, formatosi oltre duemila anni fa, è una tappa imperdibile per chi visita la regione del lago Mývatn. Potrete raggiungerlo facilmente abbandonando la strada 848 e voltando a destra, poco oltre l’uscita per Dimmuborgir. Ai piedi del cratere troverete un parcheggio e un piccolo centro servizi con bagni e distributori automatici. Dal parcheggio parte uno dei sentieri escursionistici che porta alla cima, a circa 400 metri di altezza. Il sentiero è ovviamente in lieve pendenza ma è facile da percorrere e la vista dalla vetta vi ricompenserà certamente della fatica. Per la salita, considerate una ventina di minuti, ma una volta in cima non perdete l’opportunità di camminare lungo il cratere seguendo il sentiero che si sviluppa tutto intorno alla caldera e che richiede circa un’ora di cammino per ritornare al punto di partenza.
Hverir-Hverarond
Lasciamo Hverfjall con gli occhi pieni di bellezza eppure ancora non stanchi e desiderosi di esplorare nuovi posti. Per questo motivo ci dirigiamo verso l’area geotermica di Hverir, un po’ più distante dal lago rispetto alle altre attrazioni qui indicate. L’area è certamente una delle più sorprendenti che abbiamo avuto la possibilità di visitare in Islanda e una delle più attive dal punto di vista geotermico. L’area è raggiungibile da Hverfjall in circa 20 minuti d’auto ed è servita da un comodo e ampio parcheggio. Al vostro arrivo, un forte odore di zolfo vi accoglierà e per un attimo vi farà venir voglia di andare via… ma non fatelo! Una passeggiata qui vi permetterà di osservare fumalore attive, pozze d’acqua e fanghi ribollenti e vi darà la possibilità di camminare in una paesaggio marziano fatto di terra rossa e vapori.
L’area è ben organizzata con sentieri segnati e, naturalmente, il consiglio è di non lasciare mai i sentieri segnati sia per non danneggiare questa magnifica area naturale sia per non correre il rischio di ustioni.
Bagni termali Mývatn Nature
L’Islanda è terra di aree geotermiche, fumarole vulcani. Ma tutto questo calore che cerca di arrivare in superficie incontra spesso pozze d’acqua e sorgenti, scaldandone le acqua e arricchendole di minerali. Per questo motivo l’Islanda è anche terra di centri termali e relax. Vi abbiamo già parlato qui della ben più nota Laguna Blu, ma vi abbiamo anche suggerito di privilegiare altri centri termali, meno caotici e turistici. Ecco, il Mývatn Nature Bath è uno di questi. Fuori dai circuiti del turismo mordi e fuggi di Reykjavík e dintorni, questo centro termale è un ottimo compromesso per chi cerca tranquillità, organizzazione e buona accoglienza turistica. Il centro è indubbiamente più piccolo e spartano rispetto alla blasonata laguna blu, ma qui potrete certamente assaporare il vero spirito dei grandi centri termali islandesi e, non a caso, questo centro è ampiamente frequentato anche dalla popolazione locale. Noi abbiamo chiuso qui la nostra giornata di esplorazione e vi consigliamo di fare altrettanto.
A questo link trovate tutte le informazioni sul centro, i prezzi di ingresso e gli orari di apertura.
Suggerimenti
1
Il cibo in Islanda è piuttosto caro e l’area del lago Mývatn non offre molte opportunità di ristorazione! Vi suggeriamo, quindi, di fare il pieno in un supermercato di prodotti non deperibili e di portarli con voi in auto. Vi saranno utili soprattutto durante un lungo viaggio on the road e vi permetterà di risparmiare il tempo delle soste al ristorante!
2
Mentre percorrevamo una meravigliosa strada deserta, la nostra auto si è improvvisamente rotta lasciandoci a piedi nel bel mezzo del nulla. Fortunatamente, eravamo abbastanza vicini a una grande città e siamo stati rapidamente recuperati dalla compagnia di noleggio. Quindi, se decidi di noleggiare un’auto in Islanda, ti consigliamo di scegliere società di noleggio serie e affidabili che possano garantire elevati standard qualitativi, trasparenza dei costi e un efficiente sistema di assistenza stradale. In alcune località può davvero fare la differenza!
3
State programmando un viaggio on the road in Islanda? Allora leggete tutti i nostri articoli sul tema e se avete delle domande o avete bisogno di ulteriori suggerimenti lasciate un commento nel box sotto. Vi risponderemo il più velocemente possibile!
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