Bellinzona-castles-cover-desktop

Escursione in Ticino: tra i castelli di Bellinzona

Condividilo su:

Bellinzona-castles-cover-mobile

Escursione in Ticino: tra i castelli di Bellinzona

Condividilo su:

Disponibile anche in:

Bellinzona, la capitale del Ticino, ti accoglie con uno spirito amichevole e i colori caldi dei palazzi del centro storico. Ma la città non è famosa soltanto per il suo pittoresco centro storico o per le valli che la circondano, ma anche e soprattutto per la presenza di tre imponenti castelli fortificati e di una antica cinta muraria che, nel 2000, sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Noi abbiamo scelto Bellinzona per trascorrere una soleggiata domenica di febbraio e questo è il racconto della nostra visita.

A noi piace... Bellinzona!

Situata nel cuore del Ticino, in una valle attraversata dal fiume omonimo, Bellinzona oltre ad essere la capitale del Ticino è anche una delle città svizzere più ricche di storia e testimonianze delle epoche passate. La città accoglie i visitatori con un clima allegro e spensierato, i colori caldi del centro storico e l’imponenza e l’estaurità dei suoi castelli e fortificazioni. Sono ben tre, infatti, i castelli medievali presenti a ridosso del centro cittadino e da qualsiasi parte guarderete troverete traccia delle antiche fortificazioni e delle possenti mura difensive. Noi eravamo già stati in visita in città nel 2017 ma, complice un piccolo imprevisto ferroviario, abbiamo deciso di ritornarci per visitare i tre castelli, patrimonio dell’UNESCO dal 2000, attraverso un itinerario escursionistico che parte dalla stazione ferroviaria e vi fa ritorno, passando per il centro storico e le fortificazioni. Ecco quindi per voi il nostro percorso e alcuni consigli utili!

Overview & mappa

L’itinerario che vi proponiamo è un percorso cittadino ad anello che parte dalla stazione dei treni di Bellinzona e, attraversando il centro cittadino, i tre castelli e le fortificazioni, torna al punto di partenza. Si tratta di un itinerario facile, di circa 7.5 km percorribili in circa due ore e mezzo. Ovviamente la visita dei tre castelli lungo il percorso ed eventualmente delle sale espositive interne richiede dei tempi aggiuntivi. Nel nostro caso, siamo arrivati in città intorno alle 12.30 e ripartiti intorno alle 16, per una permanenza totale di circa tre ore e mezzo e rinunciando alla visita degli spazi espositivi interni che peraltro erano in molti casi chiusi. L’itinerario prevede una leggera salita che vi impegnerà per poco più di 3 km. Il sentiero è indicato da cartelli turistici ma, in parte anche perché abbiamo aggiunto due tappe intermedie, in alcuni punti ne abbiamo completamente perso traccia. E’ quindi consigliabile avere a disposizione un’app con mappe e GPS. Lungo l’itinerario sono disponibili alcuni piccoli ristoranti e bar, ma in funzione della stagione, e come capitato al momento della nostra visita, potrebbero essere chiusi o avere un’offerta molto limitata. Il consiglio, se andate durante l’inverno, è di portare con voi il vostro pranzo o acquistare qualcosa in città prima di iniziare la salita ai castelli. Non sono disponibili aree picnic, ma dei tavoli e delle panchine sono presenti lungo l’itinerario e in due dei tre castelli. Inoltre, i castelli sono circondati da ampi prati dove è possibile riposare o consumare il proprio cibo.

Vuoi utilizzare al meglio la nostra mappa?

Per una escursione sicura è importante avere il supporto delle mappe e del GPS. Per questo motivo pianifichiamo e tracciamo tutti i nostri percorsi escursionistici utilizziamo Outdooractive, una piattaforma per il tracking di attività all’aria aperta quali escursionismo, ciclismo e molto altro. Registrandovi gratuitamente al sito potrete navigare l’intero database dei percorsi, copiare i nostri itinerari, modificarli creandone di vostri e naturalmente condividerli con gli amici. Se invece volete sapere perché dovreste sottoscrivere un abbonamento PRO o PRO+ e perché noi lo abbiamo già fatto, ve ne abbiamo parlato qui insieme ad altre 5 app essenziali per l’escursionismo in Svizzera.
L'escursione

Arrivo a Bellinzona e centro storico

Raggiungiamo Bellinzona intorno alle 12.30. Siamo fortunati: oggi splende il sole! Ma è pur sempre una domenica di febbraio e la temperatura resta comunque piuttosto bassa. Di tanto in tanto, peraltro, ci soprende qualche leggera folata di vento freddo. Così, passiamo i primi quindici minuti di cammino indossando e togliamo i giubotti di continuo, alla continua ricerca dell’equilibrio termico! Dalla stazione, raggiungere il centro storico è davvero semplice: si segue una elegante via commerciale camminando su marciapiedi ampi e ben tenuti. Arriviamo quindi facilmente in pochissimi minuti nella centralissiamo Piazza della Collegiata. Qui ci accolgono i caldi colori del Ticino, resi ancora più luminosi dal sole splendente. Il centro storico di Bellinzona è piccolo ma pregevole ed offre moltissime strade pittoresche ed edifici storici. Il nostro suggerimento è di non seguire un itinerario preciso ma di perdervi tra i suoi vicoli. E, ovviamente, di non mancare una visita alla rinascimentale Chiesa della Collegiata, con la sua imponente facciata in marmo, e al Palazzo Civico. Una curiosità: nonostante il suo aspetto antico, l’edificio odierno è stato costruito soltanto all’inizio del Novecento, anche se in parte ha preservato materiali provenienti dal precedente edificio storico, risalente al ‘400.

Il Castello di Montebello

A Piazza della Collegiata, una stradina laterale proprio accanto alla chiesa segna l’inizio della nostra salita verso il primo dei tre castelli: Montebello. Questo tratto di percorso segue una scalinata ben tenuta e di facile percorrenza, anche se leggermente in salita. Ma non scoraggiatevi! In fondo sono soltanto 500 metri! Se siete stanchi, di tanto in tanto fermatevi ad ammirare il panorama della città dall’alto e di Castelgrande dalla parte opposta a voi. La scalinata termina nella spianata del castello e da qui potrete già ammirare le possenti mura di cinta e l’intera valle di Bellinzona. Qui, pertatro, troverete dei tavoli dove avrete la possibilità di consumare il vostro pranzo.
Il Castello di Montebello è certamente affascinante non soltanto per le sue caratteristiche storiche e archetettoniche, ma anche perché permette di ammirare la valle e la città da una posizione davvero interessante. La struttura, situata sul colle di Montebello (da cui prende il nome), ad una novantina di metri sopra la città, risale nel suo nucleo più antico al XIII o XIV secolo. Nei secoli, ha cambiato molte volte nome e proprietario, fino a diventare oggi, insieme agli altri castelli della valle, parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Ospita inoltre, nelle sue sale interne, alcuni interessanti percorsi espositivi.
Il Castello di Montebello è normalmente aperto al pubblico da aprile a novembre e visitabile, nei suoi spazi interni, con l’acquisto di un biglietto di ingresso. Ma niente paura! Durante tutto l’inverno è comunque possibile visitare le corti interne ed esterne e l’ingresso è ovviamente gratuito. A questo link trovate tutte le informazioni sulla date esatte e gli orari di apertura.
Noi giriamo le corti in lungo e in largo e proseguiamo verso la parte opposta del complesso. Da qui, percorriamo un antico ponte levatoio e abbandoniamo il castello per proseguire il nostro cammino.

Dal Castello di Montebello al Castello di Sasso Corbaro

Usciti dal castello, ci colpisce una piccola chiesa gialla arroccata su una altura dalla parte opposta rispetto a noi. Optiamo quindi per una brevissima deviazione per andare a vedere se fosse possibile visitarla. Si tratta della piccola Chiesa di San Sebastiano, nella frazione di Artore. Il suo nucleo più antico risale al medioevo, ma la chiesa è stata più volte rimaneggiata nel corso dei secoli. Eppure, sarà forse per via del suo colore così caldo e luminoso o forse per la sua posizione, essa conserva un fascino speciale. Ad ogni modo, ve lo diciamo subito: al momento della nostra visita la chiesa era chiusa, così non abbiamo potuto in alcun modo visitarne l’interno. Ci siamo fermati piuttosto qualche minuti ad ammirare la facciata e il panorama e abbiamo ripreso il nostro cammino. Da San Sebastiano ci dirigiamo verso l’uscita del piccolo paese e seguiamo un sentiero in salita che ritrova, poco più avanti, una strada asfaltata. Da qui il percorso verso Sasso Corbaro è ben indicato. Dopo circa 500 metri incontriamo anche un ristorante, il Grotto dei Pacifici. Noi non lo abbiamo provato, ma è comunque una opzione per il pranzo (se andate in bassa stagione, però, vi suggeriamo di telefonare prima per verificare che sia aperto!). Altri 500 metri e siamo a Sasso Corbaro.
Sasso Corbaro, che prende il nome dal colore nero della roccia sul quale sorge (in dialetto “Corbatt” significa “Corvo”) è una fortezza essenziale e geometrica. E’ anche il più alto dei tre castelli è l’unico di cui conosciamo la data esatta di costruzione. Risale infatti al 1479.
In bassa stagione, Sasso Corbaro è probabilmente il meno interessante da visitare. Come Montebello, infatti, anche questo castello è normalmente aperto al pubblico da aprile a novembre e visitabile, nei suoi spazi interni, con l’acquisto di un biglietto di ingresso. Durante l’inverno, quindi, avrete soltanto l’opportunità di visitare il piazzale di ingresso e la corte interna, dove si trova l’Osteria Sasso Corbaro. Noi abbiamo avuto la possibilità di prendere un caffè, ma visto il periodo anche l’Osteria ha una offerta molto limitata. A questo link trovate tutte le informazioni sulla date esatte e gli orari di apertura.
Prima di andare via, fermatevi qualche minuto nel piazzale di ingresso per ammirare il magnifico panorama verso sud che nelle giornate terse consente di vedere fino al bacino del Lago Maggiore in Italia.

Dal Castello di Sasso Corbaro al Castelgrande

Da Sasso Corbaro inizia la discesa verso la città e il terzo castello. Per riprendere il sentiero ed evitare di rifare il percorso a ritroso utilizziamo il passaggio sotto le mura del castello, al quale si accede dalle scale che trovate proprio nel mezzo del cortile d’ingresso. Percorriamo alcuni gradini e in pochi minuti siamo nuovamente sulla strada asfaltata. Da qui decidiamo di percorrere per intero la strada che, attraverso alcuni tornanti, riporta a valle. Per via di un ginocchio che negli ultimi tempi si è fatto un po’ capriccioso, noi decidiamo di seguire la strada asfaltata. Tuttavia sappiate che i tornati sono spesso tagliati da brevi scorciatoie escursionistiche leggermente in pendenza. Quindi se avete buone gambe, servitevene!
A valle, optiamo per la seconda delle nostre deviazioni al percorso: la Chiesa di Santa Maria della Neve. La piccola chiesa ha una aspetto trascurato ma mantiene una antica grandiosità, con il suo viale acciottolato e le edicole votive lungo entrambi i lati. Anche questa chiesa era chiusa al tempo della nostra visita e, da quanto ne sappiamo, è in programma un importante progetto di restauro per restituirle l’antico splendore. Speriamo, perché è davvero affascinante.
Dalla chiesa della Madonna della Neve, in poco meno di 250 metri siamo di ritorno nel centro storico. A Piazza Nosetto, proprio di fronte al Palazzo Civico, imbocchiamo la “Salita al castello” che in circa 10 minuti ci conduce a Castelgrande, ultima tappa della nostra visita.
Castelgrande, come dice il nome stesso, è certamente il più imponente delle tre fortezze. Si estende per oltre duecento metri in diagonale e, nel suo nucleo più antico, risale al XIII secolo. Da questo castello partono peraltro due braccia di mura che, un tempo, erano parte del sistema difensivo della città. Ma la cosa che vi colpirà certamente di più sono le due imponenti torri che, probabilmente per via del materiale con il quale sono state costruite, prendono il nome di Torre Bianca e Torre Nera.
A differenza degli altri due castelli di questo itinerario, Castelgrande è aperto anche durante l’inverno anche nelle sue sale interne e negli spazi espositivi. Qui inoltre troverete un elegante ristorante e un tipico “grotto” ticinese con terrazza all’aperto.
Noi, ad ogni modo, oramai un po’ stanchi, rinunciamo alla visita degli spazi espositivi e, dopo aver girato le mura e gli spazi esterni riprendiamo la discesa verso il centro città dove, a Piazza della Collegiata, ci concediamo un aperitivo nell’attesa di riprendere il treno del ritorno.

Come arrivare

Arrivare con i mezzi pubblici

Guarda la mappa del posto su Google Maps. Bellinzona è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Per individuare la migliore opzione di viaggio per voi, come sempre vi suggeriamo di utilizzare il sito FFS o l’App FFS, con la quale potrete anche verificare gli orari e lo stato di operatività delle linee e acquistare i biglietti.

Arrivare in auto

Guarda la mappa del posto su Google Maps. Bellinzona è raggiungibile anche in auto. Per individuare la migliore opzione di viaggio per voi, come sempre vi suggeriamo di utilizzare Google Maps. Bellinzona è facilmente raggiungibile anche dall’Italia: il viaggio da Milano è di circa 100 km e dura solo un’ora e quaranta minuti.

Suggerimenti

1

Oramai lo avrete capito: l’itinerario è fatto di continui sali-scendi. Ricordate sempre, quindi, di vestirvi a strati prima di intraprendere qualsiasi camminata all’aperto e, in particolare, percorsi che prevedono salite e discese alternate. Soprattutto durante le stagioni più capricciose, vestire a strati vi permetterà di coprirvi o scoprirvi con estrema facilità e anche molto di frequente!

2

Se avete intenzione di visitare i tre castelli anche nei loro spazi interni ed espositivi, vi suggeriamo di acquistare il Bellinzona Pass, un biglietto combinato che comprende l’entrata ai tre Castelli e al Museo Civico della Villa dei Cedri. Il biglietto costa CHF 28 per un adulto ed è acquistabile anche online a questo link (solo in italiano e tedesco).

3

Ogni anno Bellinzona ospita nella città vecchia il “Rabadan”, uno dei carnevali più importanti della Svizzera, insieme a quelli di Basilea e Lucerna. Purtroppo, a causa dell’attuale situazione pandemica, l’edizione 2022 è stata cancellata. Ma non dimenticare di prenderne nota per il prossimo anno!

4

State pianificando una visita a Bellinzona e ai castelli e avete dubbi o domande? Fatecelo sapere lasciando un commento sotto e vi risponderemo nel più breve tempo possibile!

Nota pubblicitaria : questo articolo contiene links affiliati dai nostri partner. Attraverso le affiliazioni, ti offriamo la possibilità di accedere a promozioni e offerte, spesso in anteprima o in esclusiva, per l’acquisto di prodotti e servizi. Allo stesso tempo, se sceglierai di acquistare presso un nostro partner, supporterai il nostro blog che potrà, così, restare attivo. Le nostre opinioni sui prodotti consigliati e i nostri suggerimenti di acquisto non sono influenzati dalle partnerships. Se vuoi saperne di più sul modo in cui gestiamo la pubblicità su questo blog, puoi visitare questa pagina.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Restiamo in contatto

Iscrivendoti alla nostra newsletter sarai informato sui nostri viaggi ed escursioni e riceverai i nostri consigli direttamente nella tua mailbox!

Non è abbastanza? Qui puoi scoprire altre 6 buone ragioni per iscriverti alla nostra newsletter!