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Non solo CACT! Attrazioni da non perdere a Lanzarote!

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Non solo CACT! Attrazioni da non perdere a Lanzarote!

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Posta al largo della costa occidentale dell’Africa, Lanzarote – una delle isole Canarie – è famosa per il clima mite e caldo, le spiagge e i paesaggi vulcanici. Ma l’isola è una destinazione turistica molto apprezzata anche per via del suo peculiare carattere, fatto di un sapiente mix di natura, arte e tradizioni, che la rende diversa dalle altre isole dell’arcipelago e che si manifesta nella presenza dei cosidetti CACT – Centri di arte, cultura e turismo – per lo più attrazioni naturali messe al servizio del turismo attraverso l’attenta opera e il genio creativo di César Manrique. I CACT sono il cuore del turismo dell’isola. Ma Lanzarote non è solo CACT! Al contrario, ci sono tantissimi luoghi da non perdere ed esperienza da fare su questa piccola ma davvero affascinante isola! Ecco quindi qualche consiglio sui luoghi da non perdere durante la vostra visita qui, CACT a parte!

A noi piace... Lanzarote!

Se le Canarie sono notoriamente le isole dell’eterna primavera per via del clima mite e caldo tutto l’anno, Lanzarote ne è certamente un ottimo esempio. Posta nell’oceano, al largo della costa occidentale dell’Africa, l’isola è una apprezzata meta turistica non solo perché offre splendide spiagge e coste, ma soprattutto per via del suo sorprendente paesaggio naturale, che si presta perfettamente ad essere scoperto in auto, così come a piedi o in bici. L’isola ha anche una vivace e intensa vita culturale, che si manifesta nei cosiddetti CACT – Centri di arte, cultura e turismo – per lo più attrazioni naturali messe al servizio del turismo attraverso l’attenta opera e il genio creativo di César Manrique. Ma Lanzarote non è solo CACT! Moltissime sono le attrazioni da non perdere da nord a sud dell’isola, alcune delle quali erroneamente trascurate dai visitatori. Ecco quindi per voi qualche informazione in più e qualche consiglio su cosa non dovreste assolutamente perdervi durante una visita sull’isola.

Parco Nazionale Timanfaya

Come detto, Lanzarote è frutto di millenni di una forte attività vulcanica che tuttora opera nel sottosuolo. L’ultima grande eruzione in ordine di tempo è proprio quella del vulcano Timanfaya, durata ben sei anni tra il 1730 e il 1736, che distrusse gran parte delle città storiche nel centro sud dell’isola e ricoprì di roccia vulcanica quasi un terzo della sua superficie. L’eruzione fu un vero cataclisma, che costrinse la popolazione residua a rifugiarsi a nord e trovare nuovi modi per sopravvivvere, in una terra già prima inospitale e, dopo l’eruzione, ancora più avida di risorse. Oggi, ad ogni modo, il parco nazionale Timanfaya è una delle principali mete turistiche dell’isola perché offre un magnifico paesaggio lunare ed esprime al meglio l’essenza di questo difficile angolo di terra. Nel 1993, il Parco è stato riconosciuto come Riserva della biosfera dall’Unesco.
Noi vi suggeriamo di iniziare la visita dal centro visitatori, che si trova nei pressi di Mancha Blanca, e dove gratuitamente potreste assistere ad una mostra e alla visione di un breve video che spiega le origini del parco e le sue principali caratteristiche.
Da qui, vi suggeriamo di raggiungere la Montañas del Fuego, uno dei CACT identificati dall’ente del turismo locale. Nel suo cuore, si erge l’Islote de Hilario, un isolotto di terra circondata da un mare di lava di 200 chilometri quadrati. Proprio qui Manrique ha realizzato il ristorante El Diablo, dove si cucina usando il calore che proviene dal sottosuolo.

Al ristorante El Diablo inizia la vostra visita al cuore del parco. Ma attenzione perchè, allo scopo di tutelare il delicato equilibrio dell’area, l’accesso al parco è contingentato ed è consentito solo dietro pagamento di un ticket di ingresso. Una volta entrati, peraltro, con l’auto potrete raggiungere l’Islote de Hilario e, da qui, proseguire solo a bordo di bus che vi condurrano lungo la Ruta de los Volcanes, una strada asfaltata che vi porterà alla scoperta del paesaggio e dei crateri dell’area. Da quanto abbiamo avuto modo di vedere con i nostri occhi, la fila in auto al varco di ingresso può davvero essere estenuante ed è facile che l’esperienza si trasformi in un incubo. Per questo motivo il nostro consiglio è di visitare l’area usufruendo di uno dei tour guidati proposti da diverse compagnie turistiche del posto. Ne puoi trovare molti a questo link.
Se invece preferisci fare il tour da solo, ti consigliamo di programmare la tua visita all’ora di pranzo, quando il numero di visitatori è generalmente inferiore. La Montañas del Fuego è accessibile dalle 9:30 alle 15:45 e il biglietto, che costa € 12,00 (CHF 12,30), può essere acquistato al botteghino o online sul sito ufficiale. Questa, tuttavia, non vi consentirà di saltare la fila all’ingresso.
Infine, terminata la vostra visita alla Montañas del Fuego, potrete proseguire lungo la LZ-67 in direzione Yaiza e raggiungere l’Echadero de camellos, dove potrete fare una breve passeggiata in groppa ad un cammello. Questa insolita esperienza costa € 6,00 (CHF 6,15) a persona ma, ad onor del vero, non è tra le più indimenticabili che abbiamo vissuto sull’isola. A voi la scelta!

La Geria

L’area de La Geria offre certamente uno dei paesaggi più iconici e peculiari dell’isola. Si tratta di una vasta distesa coltivata a vite secondo una particolare tecnica inventata dai contadini del posto per utilizzare le terre fertili rese altrimenti inservibili dalla grande eruzione del vulcano Timanfaya, che ricoprì di lava e lapilli tutta l’area. Per coltivare la vite, i contadini scavarono nella roccia più di diecimila cavità e piantarono al loro interno le piante di viti, avendo cura subito dopo di ricoprire la terra con spessi strati di granuli vulcanici porosi, che mantengono l’umidità notturna per nutrire le piante. L’isola infatti è priva di fonti d’acqua! Infine, ogni buca è protetta da bassi muri semicircolari, che proteggono le viti dai forti venti dell’isola. Il tutto dà vita ad un paesaggio decisamente “artistico”, un pattern originale e assolutamente memorabile. Il miglior modo per esplorare l’area è in auto, seguendo la strada LZ-30. Lungo il percorso, fermatevi a visitare una delle molte cantine, dove potrete fare una degustazione di vini. Molti visitatori si dirigono direttamente alla Bodega “La Geria”, ma noi vi suggeriamo una visita guidato un po’ più a nord, presso le Cantine “El Grifo”. Qui, oltre alla visita guidata e alla degustazione di vini, potrete visitare il piccolo museo del vino, che espone attrezzature e materiali un tempo utilizzati per la produzione del vino. Potete preacquistare i biglietti a questo link.

Le Saline di Janubio

Le saline di Janubio, nel sud-ovest dell’isola, sono le più estese delle Canarie e, se non hai mai visitato le saline in altri luoghi del mondo, la visita sarà certamente una sorpresa. Sono state realizzate all’interno di una laguna creata dalle eruzioni vulcaniche, quando una colata lavica diete origine alla barriera che oggi chiude il golfo. Il pattern multicolore creato dalle vasche di raccolta del sale è certamente affascinante. Lo vedrete al meglio dal punto panoramico che si trova lungo la strada, appena sopra le saline. Ma il nostro suggerimento è di non perdere l’opportunità di fare una passeggiata guidata lungo i viali delle saline. Potete acquistarla a questo link ed include anche una breve degustazione di sale, accompagnata dall’onnipresente vino dell’isola. Potete trovare maggiori informazioni a questo link.

La fondazione Manrique

Al suo ritorno da New York, dove visse a lungo, Manrique decise di restare a Lanzarote e per questo costruì per se stesso una grande casa, situata nella municipalità di Tahíche. Per l’opera, l’artista scelse un’area ampia oltre 30.000 metri quadrati nel bel mezzo di una colata di lava, originata dalle eruzioni del 1730-1736. L’edificio, integralmente visitabile e che ospita oggi una mostra permanente sull’artista, è ispirata, al piano superiore, all’architettura tradizionale di Lanzarote mentre al piano inferiore sfrutta cinque bolle vulcaniche naturali per ospitare spazi di relax e svago. La Fondazione Manrique è visitabile tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 (la biglietteria chiude alle 17:30) e il costo del ticket di ingresso, acquistabile sul posto, è di € 10,00 (CHF 10,30). Ma è disponibile anche un ticket cumulativo, al costo di € 17,00 (CHF 17,50), che consente di visitare sia la Fondazione che la Casa-Museo di Manrique situata nella cittadina di Haría. Se pensate di visitarle entrambe, quindi, è una buona opzione!

LagOmar

La casa-museo LagOmar è davvero una piccola sorpresa! Situata a poca distanza dalla storica cittadina di Teguise, essa è un edificio residenziale costruito inglobando rocce e cavità del terreno vulcanico. Il progetto originario è dall’artista Jesús Soto, che lo concepì da un’idea di Manrique. Il luogo prende il suo nome dall’attore Omar Sharif che, a quanto narrano le cronache, negli anni ’70 venne a Lanzarote per girare “The Mysterious Island” e, innamoratosi di questa casa, la comprò per perderla pochi giorni dopo ad una partita a Bridge. Non è chiaro quanto di vero ci sia in questa storia, ma ciò che è certo è che la casa è davvero affascinante e merita una visita. Al suo interno troverete un bar, un ristorante, due appartamenti (affittabili settimanalmente) e una piscina, il tutto circondato da giardini dove regna la flora locale. La casa-museo LagOmar può essere visitata tutti i giorni dalle 10 alle 18. I biglietti possono essere acquistati al botteghino o online a questo link.

Le città

Di solito le città e i centri urbani non sono tra le principali attrazioni di Lanzarote. Questo perché la maggior parte dei centri urbani storici sono stati spazzati via integralmente dalle grandi eruzioni del 1700 e ben pochi centri urbani sopravvissero, per di più quelli situati nel nord dell’isola. Ecco a voi quindi quattro luoghi (più o meno) urbani che vi suggeriamo di visitare!

Teguise: situata nel centro dell’isola, a nord di Arrecife e a sud di Haría, Teguise è la più antica delle città dell’isola e, visitandola, ve ne accorgerete. Il centro della città è infatti ricco di edifici storici come la chiesa di Nuestra Señora de Guadalupe del XVI secolo, il Palazzo Spínola del XVIII secolo e il Castello di Santa Bárbara, fortezza del secolo XVI oggi sede Museo de la Pirateria (attualmente chiuso per restauri). La città offre molte opzioni di svago e ristorazione e un famoso mercato all’aperto che ha normalmente luogo la domenica mattina. Il mercato, uno dei più grandi dell’isola, vale una visita se non altro per la sua parte dedicata all’artigianato locale e ai prodotti tipici, situata in cima alla scalinata a destra, poco dopo l’ingresso all’area del mercato.

Arrieta: E’ una piccolissima cittadina costiera sulla costa est, vicina al Jardin de Cactus e ai Jameos del Aqua. Ve la segnaliamo non tanto per la città in sé, che è poco più di un villaggio sulla costa con spiaggia annessa, ma soprattutto perché ha degli ottimi ristoranti ed è una buona opzione per un pranzo durante la visita ad uno dei CACT della zona.

Haría: situata nel nord dell’isola gode di un particolare microclima che la rende particolarmente verde e vitale. E’ conosciuta come la città delle mille palme, per via dell’usanza di piantare una palma ad ogni nuovo nato in città, cosìcchè oggi l’intera valle è ricoperta da palmeti, dai più giovani ai più vecchi e alti. Ad Haría troverete un piccolo centro dedicato all’artigianato locale e un mercato settimanale – probabilmente il più autentico e meno turistico dell’isola – dedicato all’artigianato e ai cibi locali che si tiene ogni sabato mattina. Ve ne consigliamo la visita. Infine, qui si trova la casa-museo di Manrique, una casa più piccola e semplice rispetto a quella di Tahíche ma ugualmente interessante. La Casa-museo è visitabile tutti i giorni dalle 10:30 alle 18:00 e il costo del ticket di ingresso, acquistabile sul posto, è di € 10,00 (CHF 10,30). Ma è disponibile anche un ticket cumulativo, al costo di € 17,00 (CHF 17,50), che consente di visitare sia la Casa-Museo che la Fondazione Manrique, situata nella cittadina di Tahíche.

Tenesar: tecnicamente non è una città. Si tratta infatti di poco più di un agglomerato di case sulla costa ovest dell’isola, molte delle quali peraltro abbandonate o disabitate. Eppure questo piccolo angolo di Lanzarote ci ha conquistati! Per raggiungerla percorrerete una strada quasi deserta che passa attraverso i vigneti de La Geria e alcune altre coltivazioni, ma all’arrivo vi ritroverete davanti un piccolo agglomerato urbano bianco circondato da rocce nere vulcaniche e da un mare impetuoso. Noi abbiamo raggiunto questo posto al tramonto ed è stato davvero suggestivo. Il nostro consiglio è quindi di portare con voi l’occorrente per un picnic o un apertivo sugli scogli, perché qui non troverete davvero nulla: né ristoranti né caffè o gelaterie. Solo tanta bellezza!

Dove stare a Lanzarote?

L’intera isola offre molte opzioni di ospitalità, da piccole case vacanze (tra le quali alcune decisamente insolite nell’entroterra o tra i vigneti de La Geria) a grandi hotel con servizio “All Inclusive”. A voi la scelta! Riguardo alla zona dove soggiornare, invece, la scelta migliore dipende dal tipo di vacanza che avete in mente. Va detto infatti che, sebbene l’isola non sia troppo grande, la scarsità di strade e il paesaggio ostile dilata i tempi di percorrenza tra il nord e il sud dell’isola. Se pertanto avete intenzione di girare l’isola in lungo e in largo, il consiglio è di scegliere una struttura ricettiva situata al centro dell’isola, nelle località di Costa Teguise, Arrecife o Puerto del Carmen. Si tratta peraltro di zone piuttosto vivaci e dove troverete tutti i principali servizi, ristoranti e una buona vita notturna. Se invece avete in mente una vacanza di mare e relax, allora vi suggeriamo di alloggiare nella zona di Playa Blanca, nel sud dell’isola. Questa è infatti la zona che offre le più belle spiagge di sabbia dell’intera isola ed è, peraltro, quella più riparata dal vento. Nel nostro caso, abbiamo scelto di soggiornare al Secrets Lanzarote Resort & Spa, un resort Adults Only situato a Puerto Calero, appena a sud di Porto del Carmen. La posizione è perfetta per esplorare l’isola e l’hotel offre peraltro ottimi servizi e una piscina riscaldata per le giornate di tempo incerto o di vento forte. Insomma, ve lo consigliamo!

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Come arrivare

Arrivare in aereo

Guarda la mappa del posto su Google Maps. Lanzarote è facilmente raggiungibile in aereo dalle principali città europee. Dalla Svizzera, ci sono voli operati da Swiss da Zurigo. La compagnia aerea low cost Easyjet, invece, offre voli per Lanzarote dall’aeroporto di Basilea, normalmente in partenza due volte alla settimana. In entrambi i casi, il tempo di volo è di circa quattro ore. L’aeroporto di Lanzarote si trova sulla costa est, nella zona di Arrecife. E’ un piccolo aeroporto ma è ben organizzato. All’interno dell’aeroporto, inoltre, troverete le principali compagnie di autonoleggio per il ritiro della vostra auto a noleggio una volta giunti a destinazione.

Suggerimenti

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Se vi fermerete a Arrieta per il pranzo, vi suggeriamo il Ristorante Amanecer, Calle la Garita 46. Noi ci siamo tornati ben due volte, perché il cibo è ottimo, ben cucinato e a buon prezzo. Il locale ha anche una splendida terrazza sul mare, ma non accetta prenotazione ed è pertanto davvero difficile trovare un tavolo libero all’esterno. Se invece vi trovate nei dintorni di Haría, vi suggeriamo il Ristorante El Cortijo, ottimo cibo, prezzi giusto e un ampio parcheggio!

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State pianificando una visita qui e avete domande o dubbi? Lasciate un commento sotto e vi risponderemo nel più breve tempo possibile.

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